La Via Francigena di Sigerico
1800 chilometri da Canterbury a Roma attraverso il Gran San Bernardo e il Passo della Cisa.
Nel film la storia della scoperta e della valorizzazione della Via Francigena
percorsa per la prima volta nel 1988.
Lungo la Via Romana delle Gallie in Francia; l’accoglienza a Chiaravalle della Colomba;
l’incontro col papa Giovanni Paolo II; il primo libro dedicato alla
Via Francigena scritto nel 1998 per la Rivista del Trekking in occasione del pellegrinaggio effettuato in prospettiva del Giubileo.
Assieme al Cammino di Santiago di Compostella,
la Via Francigena è il più grande itinerario di pellegrinaggio europeo.
A differenza del primo, però, manca, in particolare in Italia,
delle strutture necessarie per la percorrenza a piedi: sentieri segnalati al posto delle strade asfaltate
(più dell'80% dell'itinerario) e soprattutto posti tappa in cui pernottare al termine della giornata di cammino.
Ho scritto il libro che la descrive integralmente durante il viaggio effettuato nell'agosto 1998.
Purtroppo è esaurito e la Giorgio Mondadori, nonostante le richieste, non ha mai voluto farne una riedizione.
Il tracciato italiano dal passo del Monginevro a Roma
è comunque descritto anche bella guida edita da Terre di Mezzo,
aggiornata e dettagliata nella presentazione dei monumenti da visitare,
ma limitata al solo settore italiano, dal passo del Moncenisio a Roma.
Molti comuni e province hanno segnalato tratti di Via Francigena di loro competenza
cercando itinerari il più possibile adatti per chi cammina o usa la bicicletta,
con tracciati che ovviamente si allontanano dall’originale strada oggi asfaltata
e prevedono l’allungamento per percorso.
Sono riservati più che altro a che intende percorrere brevi tratti della Via Francigena
in un ambiente il più possibile naturale su sentieri e sterrate.
Cartello segnaletico in Lombardia e tracciato di un settore della Via Francigena in valle d’Aosta.
La traversata del Gran San Bernardo
Traversata della catena alpina con partenza dalla Svizzera (Martigny) e arrivo ad Aosta. Itinerario in gran parte su carrarecce e sentieri.
E’ il tratto più interessante dal punto di vista escursionistico.
1° tappa: Martigny- Orsieres
1° tappa: Orsieres - Bourg Saint Pierre
2° tappa: Bourg Saint Pierre - Ospizio del Passo del San Bernardo - Etroubles
3° tappa: Etroubles - Aosta
La Via Francigena in Valle d’Aosta e in Piemonte
E' uno dei tratti più ricco di interessi storici pur svolgendosi quasi del tutto su strade asfaltate.
Punti notevoli sono il tratto di strada romana ancora intatto di Bionnaz , il paese e il forte museo di Bard (Museo delle Alpi
e il ponte romano di Pont St. Martin.
Il tutto in uno straordinario paesaggio di vigneti terrazzati. Percorso in gran parte su strade secondarie asfaltate.
Sul canale di Youtube di Trekking Italia potete vedere il film LA VIA FRANCIGENA TRA PIEMONTE E VALLE D'AOSTA
Sotto la pioggia e tra i vigneti a pergolato il tratto di strada romana a Donnaz
Il forte di Bar con la Dora Baltea e ponte medioevale di Hone
La Via Francigena in Lombardia
Il guado del Po
E' uno dei settori più caratteristici della Via Francigena e corrisponde all'attraversamento del Po da Corte Sant'Andrea a Piacenza.
Corte Sant'Andrea di Lodi) si raggiunge da Pavia e costituiva da sempre il posto di imbarco per "guadare" il Po.
Si tratta di un minuscolo paese formato da un gruppo di cascine attorno ad una piazzetta.
E' dotato di un museo naturalistico e di un ricovero per pernottare.
Il guado è effettuato a richiesta da un motoscafo (Il taxi di Sigerico) che in una decina di minuti
deposita sulla sponda emiliana all'altezza di Calendasco.
Qui si trova l'ostello di Sigerico con possibilità di pernottare o solo di consumare il pasto.
Il proseguimento del cammino fino a Piacenza è su asfalto,
con la possibilità nei periodi di magra di guadare a piedi il fiume Trebbia.
Imbarco con le biciclette al guado di Sigerico; Il passaggio del pellegrinaggio in bicicletta verso Roma e Gerusalemme
La traversata del Passo della Cisa da Fornovo a Sarzana
Il tratto da Fornovo a Pontremoli e a S. Stefano Magra, segnalato dal CAI di Sarzana,
è uno dei più interessanti della Via Francigena italiana per la sua valenza escursionistica.
Da Fornovo si abbandono la strada della Cisa e si sale in una valle laterale a raggiungere
prima la chiesa longobarda di Bardone
(l'antico nome del passo), poi il paese di Cassio (possibilità di pernottamento nell'ostello).
Qui ci si ricollega alla statale che si segue con qualche variante fino a Berceto (alberghi, campeggio).
Da Berceto si sale al passo della Cisa su mulattiera e da lì si scende a Pontremoli seguendo il nuovo itinerario
segnalato dal CAI che si sviluppa sul versante orografico sinistro della valle della Lunigiana che comporta
un guado e molti saliscendi per toccare tutta una serie di piccoli borghi.
Da Pontremoli ad Aulla si è costretti grosso modo a seguire la statale di fondovalle.
Poi invece ci si alza con il nuovo sentiero segnalato che passando per Vecchietto e la località Quattro Strade
porta a S. Stefano Magra. L'itinerario lungo le strade è segnato da cippi con il logo del pellegrino.
Il percorso è descritto in modo dettagliato nel Road Book Camminacammina, da Fidenza a Lucca lungo la Via Francigena,
a cura di Parma Turismi.
Festa di Trekking Italia lungo la Via Francigena. Partenza da Berceto e salita nella neve verso il Passo della Cisa.
La strada di Gerusalemme - La Via Francigena del Sud
Pellegrinaggio in bicicletta da Lurago d'Erba (Como) a Gerusalemme.
In Italia fino a Brindisi lungo la Via Francigena e la Via del Monte Sant'Angelo.
Poi traghetto per Smirne e proseguimento in Turchia, Siria, Giordana, Palestina, Israele.
Il pellegrinaggio sponsorizzato dalla ditta Cirillo Frigerio e figli si è svolto dal 28 luglio al 26 agosto in 26 tappe
ed è raccontato nel libro
La strada della Terra Santa e in una conferenza in digitale.
Tre erano nel Medio Evo le “peregrinationes maiores”
effettuate ogni anno da migliaia di pellegrini alla ricerca di una purificazione interiore:
Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela in Galizia.
Il nostro progetto - ideato da Enrico Anzani e sponsorizzato dalla ditta Cirillo Frigerio e figli,
prevedeva di raggiungere la più importante di queste destinazioni, Gerusalemme,
seguendo l’itinerario dei pellegrini medievali che, attraversata l’Italia, si imbarcavano verso i Luoghi Santi nei porti pugliesi.
Da Lurago d’Erba ci siamo inseriti all’altezza del corso del Po, a Corte Sant’Andrea, sulla Via Francigena,
la strada di pellegrinaggio che univa la Francia a Roma, l’”altera Jerusalem”,
descritta per la prima volta dall’arcivescovo di Canterbury Sigerico nel 990.
Da Roma, lungo la Cassia e la Casilina, abbiamo proseguito sul tracciato della Strada Sacra dei Longobardi
che aveva come meta, prima il frequentatissimo santuario longobardo di Monte sant'Angelo,
poi il porto di imbarco di Brindisi.
Dopo due giorni di navigazione siamo sbarcati in Turchia
che abbiamo attraversato lungo la costa meridionale dell’Anatolia
per entrare poi in Siria, in Giordania e infine in Israele.
Sono stati nel complesso circa 3500 chilometri suddivisi in 26 tappe.
Le abbiamo percorso utilizzando la bicicletta, il mezzo di locomozione idealmente più vicino
a quelli usati dai viaggiatori medievali, l’ideale per assaporare con lentezza le bellezze dei paesaggi e per prendere visione
delle testimonianze storico-artistico-religiose presenti lungo il percorso.
Non solo un’impresa sportiva, quindi,
ma un evento che ha voluto riscoprire quei legami che per secoli hanno unito
il mondo culturale europeo a quello medio-orientale,
portando anche un contributo di concreta solidarietà nel momento più drammatico della guerra fra Israele e Libano.
In entrata in Siria si cambia l’adesivo: da Strada per Gerusalemme a Strada per le Piramidi.
In caso contrario non sarebbe stato possibile
l’accesso non riconoscendo la Siria lo stato di Israele;
l’arrivo a Gerusalemme e l’accoglienza cordiale del cardinale Carlo Maria Martini.